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La penisola di S. Angelo si allunga per circa 400 metri verso Sud, è alta 104 m e si collega all'isola mediante uno stretto istmo.
La base della penisola è formata da un duomo di lava, il cui spessore varia da pochi a oltre 50 m. La parte più interna del duomo è visibile sul lato Nord del promontorio. La lava si presenta molto compatta, con fessurazioni colonnari, di colore grigio scuro nelle parti più interne e grigio chiaro in quelle più esterne. Un deposito formato da due strati di pomici da caduta alternati a due livelli di tufi litificati, ricopre il duomo e riempie le irregolari fratturazioni della superficie. Sopra questi si trova uno strato con spessore di 2-3 m, composto da scorie nere saldate, visibile solo nella zona orientale. I prodotti del centro vulcanico di S. Angelo sono ricoperti da depositi di Tufo Verde del Monte Epomeo.
La presenza del duomo di lava alla base della penisola ha permesso la formazione della struttura allungata, essendo la lava particolarmente resistente all'erosione marina.
Si ritorna sulla strada statale e si inizia a salire verso Serrara Fontana. La strada tortuosa offre il panorama della costa isolana sottostante e, nelle giornate limpide, la visione delle isole Pontine (Ponza e Ventotene). Il Belvedere di Fontana si presta anche alla sosta per il pranzo. Si riprende la strada verso Barano. La zona del comune di Barano è stata interessata dall'ultima fase di attività vulcanica dell'isola, quella datata a partire da 10000 anni fa. Circa 500 metri oltre la frazione di Buonopane si parcheggia l'auto in corrispondenza di una mulattiera che conduce allo stabilimento delle Terme di Nitrodi.
Estratto dalle pagine del Dipartimento di Fisica "E.Amaldi" di Roma. Da "Valutazione del Rischio vulcanico nell'isola d'Ischia" - Tesi di Laurea di M. Mattera, Università degli Studi di Napoli, 1995
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